Il carisma orionino, in quanto dono particolare dello Spirito per seguire Cristo e vivere il Vangelo, per il bene e la missione della Chiesa, è “cattolico”, cioè è destinato a tutti i popoli e culture, è adatto a tutte le epoche e situazioni storiche, è destinato a tutte le categorie del popolo cristiano. Anche ai laici!
Di fatto, la vita di Don Orione documenta come egli coinvolse i laici fin dagli inizi della fondazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza. Li formò spiritualmente; li preparò per collaborare “dentro e fuori” delle sue opere nell’apostolato della “carità che apre gli occhi della fede” e che “stringe i piccoli i poveri, il popolo alla Chiesa e al Papa, per Instaurare omnia in Christo”.
Il volontariato è forma moderna del dono e della relazione gratuita, è forma della testimonianza cristiana. Esso è una scelta di vita centrata sull’amore, dono, solidarietà, gratitudine, speranza, tolleranza, rispetto, sentimenti ed esperienze che si concretizzano per il cristiano in un unica parola “CARITAS” intesa come amore assoluto per la comunità.
C’è una parola che può esprimere, meglio di ogni altra, l’origine, lo scopo e la natura di ogni “volontariato cristiano”: è la parola “santità”.
Essa esprime quella “misura alta” del vivere chiesto a tutti i cristiani. Non possiamo dimenticare che la carità cristiana è questione di santi: non solo perché la volontà di essere caritatevoli coincide con la volontà di essere santi ma anche perché la carità tende a fare dei santi.
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